Un tour guidato per visitare due splendidi borghi che conservano edifici che raccontano la storia di questa parte del Friuli Venezia Giulia.
Il tour prevede una sosta per degustare i sapori del Friuli.
Partenza da Lignano alle ore 14.30 e rientro entro le ore 19.00.
Le prenotazioni si effettuano sul proprio modulo di iscrizione online.
Cordovado, uno dei Borghi più belli d'Italia, è un antico borgo medievale che presenta un nucleo storico ben conservato: il castello, l'area dell'antica pieve di Sant'Andrea e la zona del seicentesco Santuario della Madonna e convento dei padri domenicani, che collegano il borgo più antico, situato in area fortificata, al "Borgo Nuovo" sorto in epoca rinascimentale. Ma anche due dimore gentilizie, di origine settecentesca, Villa Attimis e Palazzo Ridolfi, chiamato anche del Capitano.
Sorto su un “castelliere” preistorico e a un successivo insediamento romano, il castello di Cordovado fu eretto intorno all’XI secolo per difendere il territorio dalle scorrerie degli Ungari. La favorevole posizione geografica della fortificazione, posta in prossimità di un guado del fiume Tagliamento (da cui il toponimo “curtis-vada”) le fece assumere nel tempo notevole importanza, tanto da diventare residenza estiva sussidiaria dei vescovi di Concordia. Nel XVI secolo, dopo i crolli causati dal violento terremoto del 1511, fu costruito l’attuale palazzo sulle fondamenta dell’antico maniero - Villa Piccolomini Freschi. Della struttura originaria del castello rimangono le due torri scudate e parte delle mura molto ben conservate. All’interno di quest’ultime si trovano la chiesetta del XII secolo, il palazzo Agricola del XV secolo, l’imponente villa, il parco romantico degli inizi del XIX e le casette medievali.
Il parco ottocentesco che circonda la villa è stato creato dal conte Sigismondo Freschi agli inizi del 1800 e conserva ancora piante originali dell’epoca. All'uscita del parco oggi si trova un labirinto a forma di sole composto da piante di rose damascene per camminare a lungo tra profumi inebrianti, immersi nella luce, nei colori e nella straordinaria energia delle rose.
Il Borgo di Sesto al Reghena, di origine pre-romana, vede il suo maggiore sviluppo grazie alla fondazione dell’Abbazia Benedettina nella prima metà del VIII secolo ed alla donazione longobarda del 762 a cui ne seguirono numerose altre. Nel Piazzale dell’abbazia si ammirano Il Palazzo del Comune già residenza degli abati, la Cancelleria abbaziale sede del potere civile in epoca medievale, la torre campanaria del XI-XII secolo insieme alla torre Grimani l’unica superstite delle sette torri di difesa che circondavano il monastero.
L'antica Abbazia Benedettina Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena, fondata nella prima metà dell'VIII secolo, ospita una vasta esposizione di reperti lapidei e sculture, dall'epoca romana fino al Medioevo.
L'Abbazia, devastata dagli Ungari nel 899, risorse fortificata e assunse l'aspetto di castello medioevale con un sistema difensivo formato da torri e fossati ed è decorata da un ciclo di affreschi della scuola di Giotto (1316-1320).
Nella cripta si conservano l'urna di Santa Anastasia, la quattrocentesca Pietà in pietra arenaria da attribuire ad un maestro tedesco e l'Annunciazione risalente agli inizi del XIV secolo.
L'Abbazia Benedettina è stata fin dalle origini impreziosita dalle donazioni di Carlo Magno, raffigurato nel ciclo di affreschi cavallereschi (di carattere profano) della loggetta situata alla sinistra dell'ingresso.